giovedì 29 dicembre 2011

Albero di Natale, vero o artificiale??


Per me il vero mistero irrisolto del Natale è: perché l'alberello da addobbare, in molte case, è ancora vero?
Prima e dopo la festa dell'Immacolata sento parlare dei costi elevati di pini ed abeti, ma nonostante tutto la gente, seppur meno negli ultimi anni, continua a preferirli a quelli artificiali. 
Meschinamente sono convinta che il vertiginoso calo nelle vendite sia da imputare alla crisi finanziaria degli italiani, piuttosto che ad una lenta, ma in evoluzione, presa di coscienza collettiva del valore della natura. Magari mi sbaglio, forse le persone stanno davvero diventando umane.
Torniamo ai dati concreti (trovati su internet): nel 2009 il mercato degli alberi veri subisce una perdita del 70% [molti, come me, hanno gongolato ^___^], nel 2011, prima dell' 8/12 la Coldiretti afferma che saranno venduti 6 milioni di alberi veri, che supereranno di poco il numero di quelli artificiali. Inoltre la Coldiretti ha spiegato che gli alberi artificiali "arrivano molto spesso dalla Cina e non solo consumano petrolio e liberano gas ad effetto serra per la loro realizzazione e il trasporto, ma impiegano oltre 200 anni prima di degradarsi nell'ambiente. L'albero naturale concilia invece il rispetto della tradizione con quello dell'ambiente e mantiene un grande fascino anche se questo anno si stima un aumento delle importazioni soprattutto dai Paesi del Nord e dell'Est Europa, in quantità superiore alla produzione nazionale. Si tratta del preoccupante risultato dell'abbandono dell'attività di coltivazione da parte di molti produttori italiani".
Non vorrei passare sempre per quella polemica, ma è doveroso analizzare le parole della Coldiretti. Prima dice che gli alberi artificiali vengono dalla Cina (verissimo purtroppo °0°) quindi inquinano per il trasporto, poi però (molto più distaccata da questa frase, per farla passare il più inosservata possibile) deve ammettere che anche quelli veri sono importati... quindi dov'è esattamente la differenza?!?!? Se un oggetto viene dall'Oriente (Cina, India, Thailandia) o dall'Est Europa, in termini di inquinamento il risultato non cambia.
Piccola parentesi: anche la roba di marca (moooolto costosa) viene dalla Cina, eppure ci invitano sempre a comprarla perché sinonimo di alta qualità?!?!?!?!, quindi mi sorge spontanea la domanda "come mai sono tutti preoccupati solo per le cose importate che costano 2 soldi?
Per tornare al discorso principale, vorrei aggiungere varie cosette:
- gli alberi come pini ed abeti non sono fatti per stare in luoghi caldi come le nostra case, dovrebbero almeno stare in balcone;
- la gente che vive in appartamento, dopo Natale, non va a piantare in un parco o in un giardino il mal capitato albero, che viene brutalmente scaricato vicino ai cassonetti dopo la Befana;
- gli artificiali non durano solo un anno, quindi il costo del trasporto in termini ecologici ed economici non grava quanto il ricambio annuale di quelli veri (a casa dei miei c'è lo stesso albero da più di 20 anni.. non so se rendo l'idea!).

Per amor di giustizia, devo specificare che gli alberi di Natale artificiali sono fatti in PVC (cloruro di polivinile) una plastica che può contenere piombo e altre tossine, per cui se proprio ci vogliamo fare un favore bisogna scegliere un albero sostenibile, fatto di cartone o plastica riciclata.
Se proprio non si vuole rinunciare all'albero vero, abbiate la compassione di tenerlo in un luogo fresco e di piantarlo in terra finite le feste.

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